Nuovo

Che cosa si intende con Nuovo?
La qualità di un’applicazione corrisponde al soddisfacimento delle aspettative del cliente. Significa che nel lavoro di approntamento, oltre ad osservare le canoniche qualità progettuali e realizzative, vanno recepiti e compresi i motivi per cui è stata fatta la richiesta. Che tali ragioni siano chiaramente espresse o semplicemente interpretate vanno anche valutate secondo il loro ordine d’importanza. Per evitare di progettare e sviluppare qualcosa di carente, sarebbe bene considerare nello studio di fattibilità il “perché” ci venga richiesta una determinata applicazione. Questa domanda porta senz’altro a formulare correttamente il progetto nei suoi giusti significati e per l’uso che se ne vuol fare. Tanto che siamo del tutto consapevoli quanto il riscontro delle intenzionalità sia un presupposto qualitativo importante da non trascurare. Gli intendimenti progettuali dipendono direttamente dalla richiesta sia nella sua esplicita formulazione sia nella consapevolezza delle motivazioni che l’hanno voluta. Per ottenere la migliore soluzione applicativa bisogna che sia il più coerente possibile con ciò che veramente vuole l’utilizzatore. E’ importante che nell’ approccio di progettazione siano le richieste a fungere da base valutativa della realizzazione e non muoversi subito dai requisiti di fattibilità, che come spesso avviene, tengono più in conto le esigenze del sistema che non le ragioni del richiedente. L’apprendimento della richiesta mantiene una propria autonomia rispetto al consequenziale studio dei requisiti. E’ nella prima fase che vanno capiti bene gli intendimenti del richiedente tenendo conto del contesto, dei presupporti e delle finalità. Nei successivi momenti progettuali e realizzativi la richiesta manterrà il più possibile la sua integrità e non andrà alterata con l’uso di arbitrarie tecniche che, anche se disponibili al momento, potrebbero risultare poco idonee al loro trattamento.
Nuovo ed Esedra app
Naturalmente la soluzione è più soddisfacente quanto più si avvicina al modo di pensare dell’uomo e quanto meno sia condizionata dai limiti tecnici della macchina. Questo si ottiene solo se l’applicazione conserva una stretta rispondenza alle richieste dell’utente, tanto da diventare la pietra angolare dell’intero progetto. Una prerogativa affinché un’applicazione sia a tutti gli effetti conforme agli intendimenti del richiedente e non alle sole formali richieste è necessario che l’applicazione rappresenti in modo fedele la realtà in cui si ritrovano tali termini.

In pratica si tratta di impostare un diverso approccio progettuale, specialmente nel considerare i requisiti. Non bisogna incominciare a ragionare dal “che cosa” è stato chiesto e dal “come” si vuole che funzioni il sistema, ma piuttosto vanno considerati i motivi della richiesta stessa, anche se a volte manca la consapevolezza di chi li ha espressi. Questo porta comunque a fare domande pertinenti ed avere risposte soddisfacenti, tanto da scegliere la soluzione e le modalità applicative più idonee. E’ dai perché che si incomincia a dar luce agli accorgimenti che garantiscano la buona qualità dei risultati. In ogni sua attività l’uomo ha bisogno di conoscere e per questo ricorre alla formulazione dei perché. Premesso che conoscenza e senso sono un tutt’uno, significa che per avere la consapevolezza di ciò che va fatto è bene utilizzare la conoscenza il cui senso sia la motivazione dell’azione. Particolare cura la dedichiamo all’acquisizione degli intenti per cogliere ciò che l’interlocutore vuole e le relative motivazioni. In questa fase si desumono gli argomenti da trattare nel progetto. Si definiscono le situazioni con i relativi accadimenti, tenendo conto delle persone e cose che vengono coinvolte. In sostanza, lo scopo è di indicare che cosa deve essere realizzato e perché, non come farlo funzionare, Si tratta di un lavoro di indagine e di stimolo per mettere a fuoco e scoprire le vere esigenze e priorità progettuali, che spesso il commettente ha presente solo in forma vaga